Si è conclusa negli ultimi giorni del 2023 la prima fase del progetto "La cura condivisa", con la selezione dei 26 utenti, uno in più rispetto al previsto, che prenderanno parte al progetto: si tratta di 19 donne e 7 uomini, con un’età media di 80 anni.
Alla selezione dei casi hanno partecipato l’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Legnano, l’Azienda ospedaliera, la Caritas San Magno mentre le banche dati prese in considerazione sono quelle degli utenti del servizio pasti a domicilio, del progetto Estate gentile attivato ogni anno dal Comune e da Auser oltre a quelli del servizio di Rsa aperta.
Tra gli obiettivi del progetto c’era quello di identificare utenti con una situazione economica e relazionale complessivamente difficile: cinque degli utenti infine selezionati hanno entrate mensili che non superano i 500 euro, sette tra i 550 e i mille euro mensili, tredici superano i mille euro mensili, mentre una persona ha preferito non dichiarare. Per quanto concerne la situazione relazionale e la possibilità di trovare un aiuto nella ristretta cerchia di famigliari e amici, in quattro casi risulta assente ogni forma di caregiver, in quattro casi il supporto viene offerto da un amico, in tre casi il caregiver di riferimento è fisicamente lontano (anche fuori Regione); in cinque casi si tratta di caregiver fittizi, mentre per sette degli utenti che prenderanno parte al progetto il caregiver è invece presente. In tre casi, infine, è presente un amministratore di sostegno (due avvocati e un’amica convivente). L’ultimo riferimento utile per la selezione degli utenti riguarda, infine, la situazione sanitaria: venti utenti hanno una deambulazione autonoma/cautelata, mentre sei una deambulazione parzialmente autonoma oppure non autonoma.
Ancora prima, nel percorso di avvicinamento, il progetto aveva avuto l'appoggio diretto del Distretto di Legnano dell'Asst: nella lettera inviataci dalla Direttrice del Distretto, Alessandra Colombo, e dal referente Attività Dapps del Polo territoriale,. Maria Josè Rocco, le referenti del Distretto "nell'ambito della rete di sostegno domiciliare agli anziani, in collaborazione con i servizi afferenti alla Casa di Comunità di Legnano" si sono detti "contenti di poter partecipare e sostenere il progetto" proposto dalla Fondazione. In quell'occasione era stata la Dott.ssa Fabrizia Grandelis, Responsabile area rete territoriale di Legnano, a sottolineare che "con gli Infermieri di Famiglia
del Territorio Legnanese" erano già stati individuati "gli assistiti residenti a Legnano che potrebbero essere
idonei al progetto". Una collaborazione fondamentale, auspicata tra le caratteristiche primarie del progetto, e che ha infine condotto all'identificazione degli anziani da assistere.